inutile dire che concordo. aggiungo la mia esperienza personale.
quando hai descritto la situazione della società svedese in vari post di qualche tempo fa: suonare nell’orchestra, il femminismo, e ora ci metterei anche le neurodivergenze.
la svezia è la patria di questa roba.
nel mio gruppo familiare, a parte le mie figlie, ci sono altri 9 bambini. 4 sono neurodivergenti. adhd e/o autistici. una delle nipoti nordiche di 14 anni ha chiesto di essere riconosciuta come adhd.
quando parlo coi loro genitori e cerco di fargli capire che sono super stressati da una vita di merda. sì, già a 14 anni, mi tacciano di voler cancellare le diagnosi. che non capisco, che hanno impiegato anni a non capire cosa avesse il figlio.
il 20enne con cui mi interfaccio di più, gli hanno diagnosticato l’ADHD già 10 anni fa. non riesce a studiare, è sempre “agitato”, passa 10/12 ore al giorno a giocare alla playstation.
tutto ciò che comporta disciplina è stato eliminato dalla sua vita: stanno riducendo i giovani a dei budini.
il numero di bambini/e considerati neurodivergenti qui è incredibilmente alto, in ogni classe ce ne sono 5/6.
è atroce.
i ragazzi preferiscono essere considerati malati piuttosto che entrare in un’arena dove sanno che diventeranno adulti stressati e repressi. e vai di alcool.
quando mi sono lasciato con la madre delle mie bambine sono dal medico per questioni “fisiche”, la dottoressa mi vedeva triste e mi ha mandato da una psicologa. gli ho parlato e mi ha fatto un test: mi ha detto che ero leggermente neurodivergente. le ho risposto: sono triste e stanco. ho motivi per esserlo. passerà.
fermo restando che nella società svedese non si può criticare la società (che è sempre perfetta), bisogna avere un’attitudine problem solving. non essere negativi. non si può dire che una cosa è una merda. o una situazione non è piacevole. pena: l’esilio, l’indifferenza, l’allontanamento.
invece, mi dispiace per loro: ci sono tante situazioni poco piacevoli, e possiamo superarle meglio se non ci costringono a dire che va tutto bene e che il nostro cervello è “DIVERSO”.
negli ultimi mesi non ascolto le persone quando mi parlano mentre sto facendo qualcosa. mi stancano. faccio i cazzi miei. e ricevo mille lamentele perchè non li ascolto: ormai non controllo più la cosa, è automatica. è il mio cervello che continua a fare la cosa che stavo facendo perchè non vuole essere interrotto.
una persona mi ha detto di avermi parlato per tre volte di evento a cui avrebbe partecipato e io non mi ricordo nulla. da una parte sono completamente disinteressato da certe informazioni, dall’altra non ho più energia di ascoltare tutto. vivo lo stesso.
se percepisco un attacco: mi scollego. esco.
ho avuto esperienze dentro l’università svedese e ci sono un numero di persone con problemi di concentrazione altissima. incapaci di fare cose semplicissime. per un periodo ho frequentato la cucina dell’università, dove si poteva scaldare il proprio pranzo. c’erano studenti che si dimenticavano il loro cibo nel loro tapperware per settimane. non riuscivano a tener pulita la loro scrivania (abbiamo contato 15 involucri vuoti di patatine, snack, caramelle su un tavolo di una persona, accumulati). non riuscivano a fare cose banali.
fine della testimonianza.