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Benvenuti nel Dudes Club Italiano

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  • Riprendiamoci
    Amiga Unicornundefined Amiga Unicorn

    Questo club e’ nato come un posto ispirato al Grande Lebowsky, cioe’ alla leggerezza e al fottesega.
    Si puo’ essere politicamente scorretti e scherzare come si vuole, ovviamente. E quindi va bene il modo squisitamente maschile (ah! La tauromachia) di scherzare.

    D’altro canto, pero’, non vorrei dare ragione a chi sostiene che “gruppo di maschi = porcile”. Sia perche’ non credo sia necessariamente vero, sia perche’ tante di quelle che lo sostengono mi stanno un tantino sul culo.

    Quindi, per piacere, vediamo di non dimostrare vero che “ogni spazio di maschi e’ tossico perche’ la cultura maschile e’ inerentemente tossica”. Per questa ragione ho fermato il takeover da parte degli pseudo-MGTOW,
    da parte di un predicatore cattolico dei “valori” , e vorrei che tutto si tenesse si un piano divertente e fancazzista.

    Altrimenti finisce il divertimento, e specialmente, si da’ ragione ad altre persone.

    Non e’ un richiamo al politicamente corretto, ma neanche a cagare sul tavolo del ristorante.

    Moderazione

  • Ultime dal mondo fatato di Repubblica
    Amiga Unicornundefined Amiga Unicorn

    brancalione

    cioe’, si comporta come una prostituta da autogrill, e si meraviglia che le suonano il clacson? Perche’ il ragazzo non si veste come un busone di via stalingrado, e non va sui marciapiedi la notte?

    Whatever, man

  • Sofferenza.
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    Non dormo da giorni.
    La notte è una distesa grigia e umida, un lenzuolo che mi soffoca e mi avvolge.
    Ho provato a restare immobile, ad ascoltare il ticchettio dell’orologio, sperando che il tempo mi ipnotizzasse. Invece ogni battito è un colpo al petto, un richiamo al pensiero che non smette mai di rodere.

    Esco a camminare. Il buio della strada mi accoglie come un vecchio complice, ma non c’è conforto. L’aria è densa, impregnata di un silenzio ostinato. Non passa nessuno. Nemmeno i gatti hanno voglia di muoversi. Le serrande abbassate mi guardano con occhi spenti. Penso che anche loro, in fondo, sentano la stessa desolazione che sento io.

    Il giorno non porta sollievo. Le tende lasciano filtrare una luce che non scalda, un bianco slavato che mi fa male agli occhi. Apro la finestra: il vento porta con sé l’odore di qualcosa di distante e irrimediabilmente perduto. Lo sento nei polmoni, nello stomaco, nelle ossa. Mi appoggio al davanzale e resto lì, fermo, mentre un pensiero circolare mi morde la testa.

    Mangiare è diventato un atto meccanico, senza gusto. Il pane si sbriciola tra le dita, il caffè è amaro e tiepido. Non ho fame. Non ho sete. Solo una fame diversa, una sete che niente può placare. Ho provato a leggere, a guardare un film, a scrivere. Tutto si scioglie in pochi minuti in quella sostanza vischiosa che è l’ansia.

    La gente intorno non capisce. Mi parlano con parole piene, dense, e io rispondo con vuoti. Mi chiedono cosa ho, e io scuoto la testa, come se non sapessi. In realtà lo so fin troppo bene, ma dirlo sarebbe come strappare un velo che, per quanto opaco, ancora mi protegge.

    Ogni volta che passo davanti al mare, sento una fitta che parte dal collo e scende giù, fin nello stomaco. Le onde si muovono lente, indifferenti, come se non portassero nessun peso. Ma io lo porto, e ogni loro risacca sembra ricordarmelo. L’orizzonte non è più un confine, è una ferita.

    Ho iniziato a evitare certi luoghi. Le piazze soleggiate, le voci allegre, i pomeriggi spensierati: mi feriscono più di qualsiasi ricordo. Vedo le persone ridere, brindare, scambiarsi promesse leggere, e dentro di me qualcosa si tende, pronto a spezzarsi. Cammino altrove, scelgo strade secondarie, marciapiedi crepati, muri scrostati. Ci sono meno occhi lì, e meno pericoli di inciampare in ciò che non voglio affrontare.

    Eppure anche da lontano, anche nascosto, tutto torna sempre a galla.
    Di notte, nel buio, sento il rumore delle onde anche se non c’è mare vicino.
    Di giorno, nel traffico, nei clacson, nei passi frettolosi, sento echi di quella stessa vibrazione che mi tiene sveglio.

    Ho iniziato a contare i giorni, ma poi ho smesso: non serviva a niente. Ho provato a scrivere per dare un nome a ciò che sento, ma la penna si ferma sempre nello stesso punto, e io resto lì a fissare l’inchiostro, con la mano che trema.

    Ci sono mattine in cui credo di poter reagire. Apro la finestra, lascio entrare l’aria, mi vesto, esco. E per qualche ora mi illudo che le cose siano più leggere, che tutto sia un malinteso, che basterà poco per tornare a respirare. Ma poi arriva un dettaglio — una parola, un colore, un odore — e la morsa ricomincia. È come se il mondo fosse pieno di mine pronte a esplodere, e io ci camminassi sopra a piedi nudi.

    Ho visto altri soffrire, e ho pensato che fosse diverso, che fosse sopportabile. Mi sbagliavo. Questa è una fame che non si placa, una sete che non trova acqua. Questa è un’inquietudine che non ha stagione, che non conosce tregua. Ogni alba è solo un tramonto rovesciato.

    La notte scorsa mi sono svegliato con il cuore che batteva come un tamburo. Ho acceso la luce, ho guardato le pareti. Bianche, lisce, silenziose. Ho sentito un vuoto nello stomaco, un freddo nei polsi. Ho pensato: “Non può continuare così. Qualcosa deve cambiare.” Ho camminato fino alla cucina, ho versato un bicchiere d’acqua. L’ho bevuto piano, cercando di capire se era questo che volevo. Non lo era.

    Non lo è mai.

    È che i balneari sono in crisi. In crisi, capite?

    Come puoi vivere, se i balneari sono in crisi?

    Whatever, man

  • Ultime notizi (con traduzione)
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    Whatever, man

  • Esperienze con LLM
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    teflon

    pirla/pirla

    Whatever, man

  • Esperienze con LLM
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    Aethiss

    le AI non sono sostituti. Neanche del programmatore junior. Abbiamo gia’ creato delle IA, circa 15000 anni fa. Si chiamano “cani”.

    Sono artificiali, perche’ non esistevano prima e le abbiamo fatte noi come umanita’, e sono intelligenti, perche’ i cani sono intelligenti.

    Ma i cani non sostituiscono il pastore, ne’ il cacciatore, ne’ il padrone di casa. E’ la coppia Uomo + Cane che e’ molto migliore di “cane” e di “uomo”.

    Lo stesso vale per la IA.

    Whatever, man

  • Teoria del Complotto.
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    Nessuno ha notato che prima della morte di Pippo Baudo putin diceva sempre di no, e adesso sembra aver accettato condizioni incredibili?

    La mia teoria (del complotto), e’ che iin realta’ Putin obbediva agli ordini di Pippo Baudo. Cui stava sui maroni la badante ucraina, che non gliel’aveva data.

    Whatever, man

  • Posts -> Reputazione
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    Salve a tutti, siccome arrivano iscritti e bisogna decidere come farli entrare nel gruppo Dudi, ho settato i filtri per eseguire la promozione una volta raggiunta una certa reputazione.

    In questo modo, e’ la “comunita” a promuovere le persone, semplicemente facendo upvote.

    Moderazione

  • ANNUNCIAZIONE!!!: E' uscito ANNO XIX!!!
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    https://keinpfusch.net/annunciazione-e-uscito-anno-xix/

    Whatever, man blog keinpfusch

  • Le dieci regole per essere veri dudi
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    Bibibibodibibu

    si, lo ricordo. Ma alla fine ci riesce, proprio a Venezia. Interessante, ma sempre alla voce “noi donne abbiamo un problema con la responsabilita’ delle nostre scelte” , adesso “ha scoperto Jesoo”.

    Curioso come Jesoo lo scoprano sempre quando cascano le tette. Secondo me dorme sulla punta delle loro scarpe.

    Whatever, man

  • tu chiamala se vuoi: Sfiga
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    Cioccolataio Svizzerese said in tu chiamala se vuoi: Sfiga:

    Oppure, come detto da altri, ma per vari motivi,

    considera che per salvarlo dalla caduta, doveva avere delle tette mastodontiche, come minimo.

    quindi secondo me ha preso la mira.

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  • Gastrofighettismi: non esiste più "Al furnèr" ma la Bakery
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    Dr Nikolas Van Helsing said in Gastrofighettismi: non esiste più "Al furnèr" ma la Bakery:

    Credo che in quel posto (lombardia) si sia perso - o non ci sia mai stato, michetta a parte - il gusto del pane.

    oppure, semplicemente chi fa il negoziante si aspetta di accedere ad uno stile di vita almeno orghese, per cui prendono pane industriale per non alzarsi alle tre del mattino per fare il pane, e lo vendono con un ricarico mostruoso.

    Whatever, man

  • Gastrofighettismi: non esiste più "Al furnèr" ma la Bakery
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    Cerchio

    no so se valga la pena di toccare orgogli italici, ma le Bacherei tedesche hanno una varieta’ e una qualita’ che sinora trovo imbattute…

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  • The end of Handwriting
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    philotette said in The end of Handwriting:

    e i giovani diventano sempre più stupidi

    30 anni almeno che tolgono risorse alla scuola, e se i giovani diventano stupidi, e’ colpa di internetz e della tecnologia. Questo vale nove Marilyn Manson.

    Marilyn Manson
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    Marilyn Manson
    Marilyn Manson
    Marilyn Manson
    Marilyn Manson
    Marilyn Manson
    Marilyn Manson
    Marilyn Manson

    Whatever, man

  • Ovvove
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    Ebbene si.

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    Whatever, man

  • DevOps e' solo il termine piu' fallito della storia dell' IT
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    teflon said in DevOps e' solo il termine piu' fallito della storia dell' IT:

    A mia esperienza, forzare sviluppatori ad avere oncall per escalation oncall con 30 minuti di ready time risolve il problema - o quanto meno li rende improvvisamente interessati a scrivere roba che funziona.

    scordatelo. Il team di devops parte sempre, diciamo, con 10 dev e 10 sistemisti, ognuno che pretende di saper fare il lavoro dell’altro, se non altro almeno nella questione di creare ambienti di test e CI/CD, anche se la CD nessuno sano di mente la utilizza e si fanno ancora i golive schedulati.

    E quindi abbiamo il glorioso team di DevOps, che contiene tutti gli skill che la skill matrix richiede.

    Poi arriva il cliente. E dice: firmami lo SLA. I prio 1 , anche di notte, hanno dieci minuti per la prima risposta e preanalisi, e un’ora per la soluzione. Altrimenti scalano.

    In quel momento, non e’ che i dev si sforzeranno di scrivere codice che funziona. Semplicemente, i dev diranno che non fanno callout notturno, perche’ poi l’indomani sono stanchi e non sviluppano bene. E quindi saranno esentati dal fare callout notturno. Da quel momento, solo quelli con gli skill di sysadmin saranno papabili, e diventeranno il team di callout. E quindi avrai due team separati, con orari di lavoro separati e procedure diverse:

    • un team agile/scrum per i dev, che lavorano dalle 8 alle 17
    • un team di sistemisti, che oltre alle CRQ per andare in produzione, si pippano l 24/7 e la reperibilita’.

    e DevOps rimane sulla carta.

    scene gia’ viste ovunque.

    Whatever, man

  • Linkedin
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    teflon lo subisco, perche’ essendo di microsoft, la mia azienda ne fa uso e voleva piazzarmi li’ sopra.

    Fortunatamente, la legge tedesca mi consente di vietare all’azienda di crearmi l’account.

    Whatever, man

  • scandinavia news
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    Charlie

    pero’ c’e’ anche da dire che se tutti si lasciano trattare cosi’ da queste, senza mai alzare la voce, un po’ se lo meritano.

    Whatever, man

  • Sul Dudes Club
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    Aethiss said in Sul Dudes Club:

    tiene in piedi servizi importanti di tantissima roba nel mondo

    Primo tra tutti, e’ bene ricordarlo, Tinder for Cats.

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