SauloBandone I tatuaggi sono una cosa molto personale, riflettono la personalità e lo stile di chi li porta.
Poiché la personalità e lo stile hanno distribuzione di Sturgeon e i tatuaggi godono di invarianza distributiva, segue che anche i tatuaggi hanno distribuzione di Sturgeon: il 99% sono orribili e privi di gusto.
Canet è un tamarro orribile e privo di gusto, come molti sportivi professionisti.
Nel suo particolare caso, il cattivo gusto si manifesta in un modo che lo rende inaccettabile agli sponsor giapponesi, quindi è pure tonto coraggioso.
Quando Lewis Hamilton si lamentava del "razzismo" nei suoi confronti, oltre ad essere parzialmente giustificato (certa gente esiste sul serio e lo schifa sul serio perché negro), va considerato che le treccine e gli abiti da rapper non sono più tossici del plutonio per gli sponsor britannici; passando in Ferrari mi pare si sia anzi adeguato all'immagine della Casa, per quanto possibile.
Purtroppo, anche se è bravissimo a salvare cose insalvabili e spesso ha tempi buonissimi, Canet non è neppure un mostro di consistenza ed è vecchio (sette anni più di un rookie come Aldeguer) , quindi non mi pare in posizione di fare troppo lo schizzinoso alla sua veneranda età.
Mi pare che davvero quando ti coltivano come una pianta mettendoti in circuito dall'età di 3 anni il rischio di crescere scemo ci sia.
Ah, sì: l'altra sera al nostro stesso ristorante c'era una ultraquarantenne, molto, molto elegante, strapiena di tatuaggi: nonostante la fisiologica perdita di collagene me la sarei mangiata, saltando a piè pari la più giovane e meno tatuata cameriera...