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PostsSul Leonka & co.
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Amiga Unicorn legggo e poi intervengo di sicuro
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Quei centri che avrebbero dovuto essere spazi di autodeterminazione non sono mai stati altro che oligarchie, in cui una cricca di “compagni storici” ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo.
Novanta minuti di applausi.
Idem per i “concerti”. I concerti organizzati dai CS non avevano fonici, ma ubriaconi che si mettevano a giocare con i livelli. Anche li il PA era del tutto insufficiente, non c’era modo di ascoltarsi…al di sopra del punk più nero (che ok, mi piace…ma porcodio) non era possibile fare qualcosa di fatto BENE.
Ma la roba fatta bene è borghese, no?
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Amiga Unicorn Isola nel kantiere, piccolo aneddoto. Anni '80. Avevo poco più di 10 anni. Di fronte all’Isola avevano montato una rampa da skateboard. La domenica mattina andavo a skateare in centro con gli amici e pensavamo di poterla usare, invece no, avevano messo una catena enorme con lucchetto proprio sul fondo, in modo che nessuno la potesse usare se non quelli con la chiave.
Bussammo alla porta molte volte, ma nessuno ha mai risposto. Mi sono sempre stati sul cazzo. -
Mia esperienza personale ma a Milano negli anni 90. La descrizione dell articolo rimane valida per la maggior parte dei centri sociali che ho conosciuto a parte forse l eroina sostituita in quegli anni con le pastiglie e l inizio della coca. Leoncavallo rispecchiava comunque quell idea di base espressa nell articolo e quando entravi lì dovevi evitare i cattivi maestri che c erano e starci proprio lontano a costo di mezz’ora a parlare delle supercaZolle loro ormai vecchie di almeno 20 anni. Però erano nate esperienze che l autore definisce inglesi ed è vero che per esempio la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol. Ed erano esperienze bellissime quelle, di cultura musica e amicizia. Di gente che comunque era vista dal leoncavallo ai limiti del fighettismo. Per quanto riguarda la digos: un mio amico fu arrestato una volta e gli mostrarono centinaio di foto del nostro gruppo intento a farsi le gran canne e bere birra. Quasi tutte prese dal grattacielo di fronte al leoncavallo. Noi che eravamo tutti incensurati e immacolati. In una salutavo.
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ah e non dimentichiamo concerti annullati perchè “la volta scorsa alcuni elementi del pubblico avevano magliette con segni che ricordano il fascismo (spoiler, basta una maglietta dei Manowar)”. Ovviamente nessuno nel pubblico aveva minimamente fatto gesti politici durante i concerti, a meno di non considerare fare la cover di “I Cum Blood” un gesto politico
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- io dico NO! alla droga.
ma la domanda era: - Vuoi che ci lasciamo?
- io dico NO! alla droga.
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Mia esperienza personale ma a Milano negli anni 90. La descrizione dell articolo rimane valida per la maggior parte dei centri sociali che ho conosciuto a parte forse l eroina sostituita in quegli anni con le pastiglie e l inizio della coca. Leoncavallo rispecchiava comunque quell idea di base espressa nell articolo e quando entravi lì dovevi evitare i cattivi maestri che c erano e starci proprio lontano a costo di mezz’ora a parlare delle supercaZolle loro ormai vecchie di almeno 20 anni. Però erano nate esperienze che l autore definisce inglesi ed è vero che per esempio la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol. Ed erano esperienze bellissime quelle, di cultura musica e amicizia. Di gente che comunque era vista dal leoncavallo ai limiti del fighettismo. Per quanto riguarda la digos: un mio amico fu arrestato una volta e gli mostrarono centinaio di foto del nostro gruppo intento a farsi le gran canne e bere birra. Quasi tutte prese dal grattacielo di fronte al leoncavallo. Noi che eravamo tutti incensurati e immacolati. In una salutavo.
Bibibibodibibu said in Sul Leonka & co.:
la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol.
ah, ecco. Se copiavano da Bristol, erano proprio la creativita’. Io parlavo di un ambiente underground capace di produzioni proprie.
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ah e non dimentichiamo concerti annullati perchè “la volta scorsa alcuni elementi del pubblico avevano magliette con segni che ricordano il fascismo (spoiler, basta una maglietta dei Manowar)”. Ovviamente nessuno nel pubblico aveva minimamente fatto gesti politici durante i concerti, a meno di non considerare fare la cover di “I Cum Blood” un gesto politico
yogsothoth said in Sul Leonka & co.:
basta una maglietta dei Manowa
si, ricordo, erano fissati con sta cosa del metal che era fascista.
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Bibibibodibibu said in Sul Leonka & co.:
la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol.
ah, ecco. Se copiavano da Bristol, erano proprio la creativita’. Io parlavo di un ambiente underground capace di produzioni proprie.
Amiga Unicorn facevano venire gente da Bristol molto brava che animava le serate. Trip hop e drum’n’bass in Italia non se ne è mai fatta che io sappia. Nonostante questo in quegli anni girava la crema della crema mondiale a Milano.
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Bibibibodibibu said in Sul Leonka & co.:
la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol.
ah, ecco. Se copiavano da Bristol, erano proprio la creativita’. Io parlavo di un ambiente underground capace di produzioni proprie.
Amiga Unicorn di italiani usciti dai centri sociali ce ne sono stati veramente molti. Anzi gli anni 90 erano quasi tutti loro. Casinò royal e csi su tutti. Ascoltati i primi due album degli ustmamo per esempio
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Amiga Unicorn facevano venire gente da Bristol molto brava che animava le serate. Trip hop e drum’n’bass in Italia non se ne è mai fatta che io sappia. Nonostante questo in quegli anni girava la crema della crema mondiale a Milano.
non se ne e’ mai fatta perche’ c’erano i cazzo di centri sociali. E comunque, se aveva gia’ un nome altrove, si stata scopiazzando, forse poteva anche nascere qualcosa di puramente italiano, come successe in Francia e in Germania.
Vediamo cosa succede in Europa in quel periodo.
Germania
Neue Deutsche Welle (NDW) — new wave/post-punk in tedesco, taglio arty. Esempi: DAF, Fehlfarben, Der Plan, Grauzone (CH ma nella sfera).
Geniale Dilletanten / Industrial tedesco — noise, rottami, performance. Einstürzende Neubauten, Die Tödliche Doris, Palais Schaumburg.
Deutschpunk — hardcore/DIY tedesco, politico e ruvido. Slime, Toxoplasma.
Darkwave (scuola tedesca) — fredda, sintetica, più cupa del goth UK. Xmal Deutschland, Lacrimosa (inizio ’90 ma radici lì).
Belgio / Paesi Bassi
EBM (Electronic Body Music) — sequenze dure, urgenza meccanica. Front 242, The Neon Judgement, Absolute Body Control.
Minimal synth / minimal wave — synth secchi, drum-machine, voce gelida. Minny Pops (NL), Clan of Xymox (NL, primi lavori molto cold).
(Più tardi ma figlia di quel clima) New Beat (BE, fine ’80): lentezza acida, club.
Francia
Coldwave — post-punk gelido, chitarre chorus + synth. Trisomie 21, Asylum Party, Kas Product (più nervosi/industrial).
RIO/avant-prog (seconda ondata) — camera-rock oscuro, orchestrale. Art Zoyd, Heldon (più elettronico, ponte ’70→’80).
E in italia? Si imitava, spesso con risultati patetici.
Poi oggi ci stanno raccontando che avevamo la “ITALO” qualcosa. Che onestamente, non ricordo. Ma dove cazzo ti facevano musica come questa, di preciso?
https://www.youtube.com/watch?v=K7seKl3gM9w&list=PLnGcH-bRxTeyNRZM5JiZ6u59pRkMbHx2w
L’Italia e’ cosi’ patetica che ora si inventano un passato che non c’e’ mai stato.
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non se ne e’ mai fatta perche’ c’erano i cazzo di centri sociali. E comunque, se aveva gia’ un nome altrove, si stata scopiazzando, forse poteva anche nascere qualcosa di puramente italiano, come successe in Francia e in Germania.
Vediamo cosa succede in Europa in quel periodo.
Germania
Neue Deutsche Welle (NDW) — new wave/post-punk in tedesco, taglio arty. Esempi: DAF, Fehlfarben, Der Plan, Grauzone (CH ma nella sfera).
Geniale Dilletanten / Industrial tedesco — noise, rottami, performance. Einstürzende Neubauten, Die Tödliche Doris, Palais Schaumburg.
Deutschpunk — hardcore/DIY tedesco, politico e ruvido. Slime, Toxoplasma.
Darkwave (scuola tedesca) — fredda, sintetica, più cupa del goth UK. Xmal Deutschland, Lacrimosa (inizio ’90 ma radici lì).
Belgio / Paesi Bassi
EBM (Electronic Body Music) — sequenze dure, urgenza meccanica. Front 242, The Neon Judgement, Absolute Body Control.
Minimal synth / minimal wave — synth secchi, drum-machine, voce gelida. Minny Pops (NL), Clan of Xymox (NL, primi lavori molto cold).
(Più tardi ma figlia di quel clima) New Beat (BE, fine ’80): lentezza acida, club.
Francia
Coldwave — post-punk gelido, chitarre chorus + synth. Trisomie 21, Asylum Party, Kas Product (più nervosi/industrial).
RIO/avant-prog (seconda ondata) — camera-rock oscuro, orchestrale. Art Zoyd, Heldon (più elettronico, ponte ’70→’80).
E in italia? Si imitava, spesso con risultati patetici.
Poi oggi ci stanno raccontando che avevamo la “ITALO” qualcosa. Che onestamente, non ricordo. Ma dove cazzo ti facevano musica come questa, di preciso?
https://www.youtube.com/watch?v=K7seKl3gM9w&list=PLnGcH-bRxTeyNRZM5JiZ6u59pRkMbHx2w
L’Italia e’ cosi’ patetica che ora si inventano un passato che non c’e’ mai stato.
Amiga Unicorn abbiamo inventato quella merda di radio dj. Come si chiamava quella merda? Disco dance europea? Però sappi che infrangi cuori ancora romantici a mettere in fila quella roba lì e confrontarla con la pochezza italiana di quell epoca. Ci sono comunque affezionato ai miei nani da giardino musicali.
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non se ne e’ mai fatta perche’ c’erano i cazzo di centri sociali. E comunque, se aveva gia’ un nome altrove, si stata scopiazzando, forse poteva anche nascere qualcosa di puramente italiano, come successe in Francia e in Germania.
Vediamo cosa succede in Europa in quel periodo.
Germania
Neue Deutsche Welle (NDW) — new wave/post-punk in tedesco, taglio arty. Esempi: DAF, Fehlfarben, Der Plan, Grauzone (CH ma nella sfera).
Geniale Dilletanten / Industrial tedesco — noise, rottami, performance. Einstürzende Neubauten, Die Tödliche Doris, Palais Schaumburg.
Deutschpunk — hardcore/DIY tedesco, politico e ruvido. Slime, Toxoplasma.
Darkwave (scuola tedesca) — fredda, sintetica, più cupa del goth UK. Xmal Deutschland, Lacrimosa (inizio ’90 ma radici lì).
Belgio / Paesi Bassi
EBM (Electronic Body Music) — sequenze dure, urgenza meccanica. Front 242, The Neon Judgement, Absolute Body Control.
Minimal synth / minimal wave — synth secchi, drum-machine, voce gelida. Minny Pops (NL), Clan of Xymox (NL, primi lavori molto cold).
(Più tardi ma figlia di quel clima) New Beat (BE, fine ’80): lentezza acida, club.
Francia
Coldwave — post-punk gelido, chitarre chorus + synth. Trisomie 21, Asylum Party, Kas Product (più nervosi/industrial).
RIO/avant-prog (seconda ondata) — camera-rock oscuro, orchestrale. Art Zoyd, Heldon (più elettronico, ponte ’70→’80).
E in italia? Si imitava, spesso con risultati patetici.
Poi oggi ci stanno raccontando che avevamo la “ITALO” qualcosa. Che onestamente, non ricordo. Ma dove cazzo ti facevano musica come questa, di preciso?
https://www.youtube.com/watch?v=K7seKl3gM9w&list=PLnGcH-bRxTeyNRZM5JiZ6u59pRkMbHx2w
L’Italia e’ cosi’ patetica che ora si inventano un passato che non c’e’ mai stato.
Amiga Unicorn e comunque quelli della lista che conosco e immagino anche gli altri sono tutti figli di moroder. Che giustamente è andato a Berlino per evitare di aprire i concerti di Raoul casadei
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Amiga Unicorn e comunque quelli della lista che conosco e immagino anche gli altri sono tutti figli di moroder. Che giustamente è andato a Berlino per evitare di aprire i concerti di Raoul casadei
Bibibibodibibu avrei accettato persino l’ elettroliscio, purche’ fosse originale.
Il problema e’ che i gruppi, ed erano tanti, finivano dentro il tritacarne dello CSOA, e non ne uscivano piu’.
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Bibibibodibibu avrei accettato persino l’ elettroliscio, purche’ fosse originale.
Il problema e’ che i gruppi, ed erano tanti, finivano dentro il tritacarne dello CSOA, e non ne uscivano piu’.
Amiga Unicorn in genere nascevano lì e poi firmavano con la major. Se fino a lì qualcosa avrebbero potuto fare, entrare in una major e cercare di passare su radio dj chiudeva ogni spazio creativo. Electro liscio lo facevano gli ustamamo!!!
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Amiga Unicorn in genere nascevano lì e poi firmavano con la major. Se fino a lì qualcosa avrebbero potuto fare, entrare in una major e cercare di passare su radio dj chiudeva ogni spazio creativo. Electro liscio lo facevano gli ustamamo!!!
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Amiga Unicorn abbiamo inventato quella merda di radio dj. Come si chiamava quella merda? Disco dance europea? Però sappi che infrangi cuori ancora romantici a mettere in fila quella roba lì e confrontarla con la pochezza italiana di quell epoca. Ci sono comunque affezionato ai miei nani da giardino musicali.
Bibibibodibibu Giù le mani dall’eurodance, che pur essendo “euro-”, e pur essendo una propaggine della scena di Chicago e New York, era perlopiù il lavoro di produttori italiani.
Robert Miles, Spiller, Bagnoli, Fargetta, Molella, Farolfi (sì, il fratello di quella dei Cattivi Pensieri) hanno fatto da soli ballare mezza Europa per dieci anni, sotto un casino di pseudononimi (The Tamperer, Magic Box, The Soundlovers, eccetera).
Roba beverina, semplice, immediata, con tanta voglia di vivere e
calarsi le pasticchestare bene insieme.Non per caso una scena lontana anni luce e incompatibile coi centri sociali e il kapo del kollettivo coi suoi vinili pulciosi di De André.
Datemi Freed From Desire e Point of View e Dove (compresi i testi tipo i primi Rhapsody) ogni giorno piuttosto che i CSI e gli Üstmamo, vi prego
(Poi possono piacerti di più i Cannibal Corpse? Certo, ma non è questo il punto)
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Bibibibodibibu Giù le mani dall’eurodance, che pur essendo “euro-”, e pur essendo una propaggine della scena di Chicago e New York, era perlopiù il lavoro di produttori italiani.
Robert Miles, Spiller, Bagnoli, Fargetta, Molella, Farolfi (sì, il fratello di quella dei Cattivi Pensieri) hanno fatto da soli ballare mezza Europa per dieci anni, sotto un casino di pseudononimi (The Tamperer, Magic Box, The Soundlovers, eccetera).
Roba beverina, semplice, immediata, con tanta voglia di vivere e
calarsi le pasticchestare bene insieme.Non per caso una scena lontana anni luce e incompatibile coi centri sociali e il kapo del kollettivo coi suoi vinili pulciosi di De André.
Datemi Freed From Desire e Point of View e Dove (compresi i testi tipo i primi Rhapsody) ogni giorno piuttosto che i CSI e gli Üstmamo, vi prego
(Poi possono piacerti di più i Cannibal Corpse? Certo, ma non è questo il punto)
somedude said in Sul Leonka & co.:
Non per caso una scena lontana anni luce e incompatibile coi centri sociali e il kapo del kollettivo coi suoi vinili pulciosi di De André.
il danno che hanno fatto i centri sociali in Italia non verra’ mai capito, temo.
Ti rispondono col solito “muh Dario Fo”.
Come se tutti nei Centri Sociali fossero dei fini conoscitori del grammelot.
Secondo me, per fare il grammelot serve il guanciale, guai ad usare la pancetta.
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Si è cancellato mentre upgradava:)
La faccio semplice Dario Fo faceva cagare
Visto una volta in un posto che ho volontariamente dimenticato a san Lazzaro dopo mezz’ora scappai fuori -
c’è un’altra cosa che dopo anni e anni ancora faccio fatica ad accettare: lo standard dei CS per il degrado.
Ne ho girati di CS, ahimè, veramente una marea. Non ne ho trovato uno che non fosse sporco, rotto, o comunque OSTENTATAMENTE triste. Guai ad un tavolo o un divano nuovo, no solo sofà croccanti di
sborraumanità. Mai un cortile che non avesse carrelli della spesa, barili e oggetti vari in totale disordine. E’ come se il brutto fosse la divisa di quei posti. E questo però vale anche per alcuni squat tedeschi o olandesi o austriaci per dire.Crescendo mi sono reso conto che se non stai attento, dato che sono posti che per un certo periodo della tua vita frequenti un po’ per forza se vuoi suonare, inizi a pensare che quella sia la normalità, se vuoi fare musica alternativa. Che non ci siano alternative.
Invece ci sono