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PostsLa democrazia richiede confronto. Il manicheismo politico richiede solo nemici.
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Beh, ero anch’io su quella barca in Italia.
“Tu guadagni bene, altroché!” e mi domandavo se fosse normale non potermi permettere quasi un cazzo.
“Devi fare sacrifico devi fare, per quando sarai un vecchio demmerda”!
Cioccolataio Svizzerese said in La democrazia richiede confronto. Il manicheismo politico richiede solo nemici.:
Beh, ero anch’io su quella barca in Italia.
“Tu guadagni bene, altroché!” e mi domandavo se fosse normale non potermi permettere quasi un cazzo.
“Devi fare sacrifico devi fare, per quando sarai un vecchio demmerda”!
La mia era piu’ una battuta che una lamentela
Ho lavorato per tanti anni all’estero, sono tornato ad essere italiano circa 4 anni fa.
In termini di guadagni, non e’ tanto la comparazione rispetto ad ora, guadagnavo il triplo, ma quello che avrei potuto fare/guadagnare a livello di carriera.Ma alla fine sono scelte, fatte per altri motivi a quelli economici, sapevo a cosa andavo incontro, e mi sta bene cosi’ . Che poi io pago il 75% in meno sull’imponibile, che su un buon stipendio ( per essere in Ita), fa di me l’ultimo che si possa lamentare.
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somedude fino ad un certo punto conta lo status
Il problema risiede principalmente nella demografia aziendale. Le imprese, nella stragrande maggioranza dei casi, sono piccole, poco digitalizzate, con metodi di produzione che sembrano usciti da un manuale pre-globalizzazione. Questa struttura produttiva genera solo ciò che può: lavori poco qualificati, mal pagati, poco attrattivi.
Il problema centrale, e spesso volutamente ignorato, è proprio questo: la centralità delle PMI, le piccole e medie imprese. Esse sono state per decenni raccontate come la “spina dorsale” dell’economia italiana, ma oggi assomigliano sempre più a una zavorra. Sono aziende che raramente innovano, che spesso rimangono nella sfera familiare, allergiche alla managerialità, incapaci di investire davvero in ricerca e sviluppo o di scalare verso mercati più grandi.
Quando ce la fanno, è per eccezione, non per sistema. Non di rado sopravvivono grazie a un mix di agevolazioni pubbliche, evasione fiscale o sfruttamento del lavoro. Le PMI sono tantissime (oltre il 98% delle imprese italiane) e rappresentano un bacino elettorale enorme. Nessun partito ha il coraggio di andare contro di loro. Anzi, tutti promettono tagli fiscali, incentivi, semplificazioni ad hoc, esenzioni su misura. Difendere le PMI porta voti, e attaccarle è politicamente suicida. Inoltre, un sistema basato su piccole realtà rende più facile frammentare le responsabilità, evitare riforme strutturali, gestire il consenso attraverso piccoli favori distribuiti in modo capillare.
I lavoratori “mid skilled”, cioè con competenze tecniche medio-basse (operai specializzati, diplomati tecnici, figure in grado di usare macchinari ma non progettare sistemi complessi), sono i più richiesti, perché sono quelli che effettivamente servono per mandare avanti queste catene produttive. Non hanno bisogno di alta formazione universitaria, ma neanche possono essere manodopera del tutto non qualificata.
Il problema è che il mercato del lavoro mondiale sta andando in tutt’altra direzione: competenze digitali, capacità di gestire processi automatizzati, ibridazione tra tecnica e soft skills. L’Italia, rimanendo bloccata in questo modello da “capannone anni ’80”, si trova sempre più a corto di competitività.
Il livello educativo degli imprenditori italiani, in particolare nelle PMI, è spesso un fattore critico che contribuisce alla stagnazione del sistema produttivo. Molti imprenditori, soprattutto nelle piccole realtà a conduzione familiare, non hanno una formazione avanzata o specifica in gestione aziendale, innovazione o digitalizzazione. Questo limita la loro capacità di adottare strategie moderne e competitive.
Nel 2020, circa il 60% degli imprenditori di PMI non aveva una laurea, e molti non avevano seguito corsi di aggiornamento professionale.
Molte PMI sono gestite da figure che hanno ereditato l’azienda senza una preparazione formale in economia, management o tecnologia, spesso istruiti in casa. La gestione è spesso basata sull’esperienza pratica o su approcci tradizionali, che mal si adattano a un mercato globalizzato.
Gli imprenditori italiani, soprattutto nelle PMI, investono poco nella propria formazione, dopo il 2000 gli investimenti in formazione sono scomparsi o quasi dalle piccole e medie aziende.
Paesi come Germania o Olanda, pur avendo un tessuto di PMI, hanno tassi più alti di imprenditori con formazione universitaria o tecnica avanzata. In Germania, ad esempio, il sistema di formazione duale (che combina teoria e pratica) produce imprenditori e lavoratori con competenze tecniche elevate, favorendo l’adozione di tecnologie avanzate anche nelle piccole imprese.ci sono delle banalita’ e dei luoghi comuni, in concentrazioni fastidiose, e mi piacerebbe demolirne alcune.
Primo: questa e’ una tabella con le 20 piu’ grosse aziende italiane quotate. Notate bene chi ha un indice di innovazione (numero di brevetti). C’e’ solo Stellantis ad ssere privata. La correlazione tra proprieta’ e innovazione e’ 0.25, cioe’ le aziende private fanno piu’ innovazione di quelle pubbliche, ma di pochissimo. Ovvero le aziende pubbliche hanno quasi la stessa propensione all’innovazione di quelle private.Azienda Settore Proprietà Capitalizzazione di Borsa (mld €) Indice Innovazione Enel Energia / Industria Pubblica 81 Medio Eni Petrolifero / Industria Pubblica 42 Medio Stellantis Automotive / Industria Privata 54 Alto CNH Industrial Industria / Veicoli Privata 4.5 Medio Prysmian Group Industria / Tecnologia Privata 5 Alto Leonardo Difesa / Industria Pubblica 8 Alto Saipem Energia / Industria Pubblica 1.8 Medio-Basso Atlantia Servizi / Infrastrutture Privata 9 Basso Telecom Italia Telecomunicazioni / Servizi Pubblica 10 Medio Nexi Fintech / Servizi Privata 8 Medio Terna Energia / Servizi Pubblica 13 Medio Snam Energia / Servizi Pubblica 13 Medio A2A Energia / Servizi Mista 7 Medio-Basso Italgas Energia / Servizi Privata 6 Medio Cementir Holding Industria / Cemento Privata 1.2 Basso Buzzi Unicem Industria / Cemento Privata 4 Basso Cerved Group Servizi / Info Commerciali Privata 1.5 Medio Mutti Industria / Alimentare Privata 0.9 Basso Erg Energia / Rinnovabili Privata 2 Medio Iveco Group Automotive / Industria Privata 4.5 Medio -
ci sono delle banalita’ e dei luoghi comuni, in concentrazioni fastidiose, e mi piacerebbe demolirne alcune.
Primo: questa e’ una tabella con le 20 piu’ grosse aziende italiane quotate. Notate bene chi ha un indice di innovazione (numero di brevetti). C’e’ solo Stellantis ad ssere privata. La correlazione tra proprieta’ e innovazione e’ 0.25, cioe’ le aziende private fanno piu’ innovazione di quelle pubbliche, ma di pochissimo. Ovvero le aziende pubbliche hanno quasi la stessa propensione all’innovazione di quelle private.Azienda Settore Proprietà Capitalizzazione di Borsa (mld €) Indice Innovazione Enel Energia / Industria Pubblica 81 Medio Eni Petrolifero / Industria Pubblica 42 Medio Stellantis Automotive / Industria Privata 54 Alto CNH Industrial Industria / Veicoli Privata 4.5 Medio Prysmian Group Industria / Tecnologia Privata 5 Alto Leonardo Difesa / Industria Pubblica 8 Alto Saipem Energia / Industria Pubblica 1.8 Medio-Basso Atlantia Servizi / Infrastrutture Privata 9 Basso Telecom Italia Telecomunicazioni / Servizi Pubblica 10 Medio Nexi Fintech / Servizi Privata 8 Medio Terna Energia / Servizi Pubblica 13 Medio Snam Energia / Servizi Pubblica 13 Medio A2A Energia / Servizi Mista 7 Medio-Basso Italgas Energia / Servizi Privata 6 Medio Cementir Holding Industria / Cemento Privata 1.2 Basso Buzzi Unicem Industria / Cemento Privata 4 Basso Cerved Group Servizi / Info Commerciali Privata 1.5 Medio Mutti Industria / Alimentare Privata 0.9 Basso Erg Energia / Rinnovabili Privata 2 Medio Iveco Group Automotive / Industria Privata 4.5 Medio Anche nelle PMI, pero’ dipende dal settore.
Ecco le correlazioni piu’ importanti:
Correlazione tra Numero Dipendenti e Indice Innovazione: ≈0.72 (positiva, forte)
Correlazione tra Numero Dipendenti e Salario Medio Annuo Lordo: ≈0.90 (positiva, molto forte)
Correlazione tra Indice Innovazione e Salario Medio Annuo Lordo: ≈0.85 (positiva, forte)
Interpretazione:
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Un aumento della dimensione dell’azienda (numero di dipendenti) tende ad associarsi a un indice di innovazione più alto.
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La dimensione aziendale è molto fortemente correlata con un salario medio annuo lordo più elevato.
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Anche un indice di innovazione più alto tende a corrispondere a salari medi più elevati.
Quindi la parte dei sottopagati in settori ad alta specializzazione non e’ davvero reale.
Settore Numero Dipendenti Indice Innovazione Salario Medio Annuo Lordo (€) Costruzioni e ingegneria 1-10 Basso 28.000 Costruzioni e ingegneria 11-50 Medio 30.000 Costruzioni e ingegneria 51-250 Medio-Alto 34.000 Costruzioni e ingegneria 250+ Alto 38.000 Energia 1-10 Medio-Basso 30.000 Energia 11-50 Medio 33.000 Energia 51-250 Medio 37.000 Energia 250+ Alto 41.000 IT e software 1-10 Medio-Alto 35.000 IT e software 11-50 Alto 40.000 IT e software 51-250 Alto 45.000 IT e software 250+ Alto 50.000 Industria manifatturiera 1-10 Basso-Medio 29.000 Industria manifatturiera 11-50 Medio 32.000 Industria manifatturiera 51-250 Medio 35.000 Industria manifatturiera 250+ Medio-Alto 39.000 E-commerce 1-10 Alto 33.000 E-commerce 11-50 Alto 36.000 E-commerce 51-250 Alto 40.000 E-commerce 250+ Alto 44.000 Moda e tessile 1-10 Basso 26.000 Moda e tessile 11-50 Medio 29.000 Moda e tessile 51-250 Medio 32.000 Moda e tessile 250+ Medio 35.000 Agroalimentare 1-10 Basso 25.000 Agroalimentare 11-50 Basso 27.000 Agroalimentare 51-250 Medio-Basso 30.000 Agroalimentare 250+ Medio 33.000 Servizi professionali 1-10 Medio 30.000 Servizi professionali 11-50 Medio-Alto 35.000 Servizi professionali 51-250 Alto 40.000 Servizi professionali 250+ Alto 45.000 Turismo e ospitalità 1-10 Basso 22.000 Turismo e ospitalità 11-50 Basso-Medio 24.000 Turismo e ospitalità 51-250 Medio 26.000 Turismo e ospitalità 250+ Medio 28.000 Fintech 1-10 Alto 36.000 Fintech 11-50 Alto 40.000 Fintech 51-250 Alto 45.000 Fintech 250+ Alto 50.000 Edilizia 1-10 Basso 27.000 Edilizia 11-50 Medio 30.000 Edilizia 51-250 Medio 33.000 Edilizia 250+ Medio 36.000 -