Skip to content
0
  • Categories
  • Recent
  • Tags
  • Popular
  • World
  • Users
  • Groups
  • Categories
  • Recent
  • Tags
  • Popular
  • World
  • Users
  • Groups
Skins
  • Light
  • Cerulean
  • Cosmo
  • Flatly
  • Journal
  • Litera
  • Lumen
  • Lux
  • Materia
  • Minty
  • Morph
  • Pulse
  • Sandstone
  • Simplex
  • Sketchy
  • Spacelab
  • United
  • Yeti
  • Zephyr
  • Dark
  • Cyborg
  • Darkly
  • Quartz
  • Slate
  • Solar
  • Superhero
  • Vapor

  • Default (No Skin)
  • No Skin
Collapse
Brand Logo

Benvenuti nel Dudes Club Italiano

9

Online

36

Users

109

Topics

1.1k

Posts
Basajaunundefined

Basajaun

@Basajaun
Nichilisti
About
Posts
11
Topics
2
Shares
0
Groups
1
Followers
2
Following
1

Posts

Recent Best Controversial

  • La fossa del filosofo
    Basajaunundefined Basajaun

    @orckrist said in La fossa del filosofo:

    @Basajaun
    Sono vittime (consapevoli o inconsapevoli questo sarebbe da verificare...) del "Pubblica o Muori".
    Purtroppo (o per fortuna secondo alcuni) ogni disciplina presunta intellettuale ne è impestata.
    Alla fine sono tutti intrappolati dalla domanda:"Lei come giustifica la sua esistenza?" e cercano di cavarsela generando tonellate di fuffa.

    Chiaro, chiaro. Non cerco risposte, so benissimo quello che è successo. E' solo... sconfortante, e devo ammettere che quel che non mi aspettavo è che i commenti che ho fatto venissero così bellamente ignorati. Al di là della spocchia nel farli -che comunque è ammessa, perché so di cosa parlo, cristo- le critiche sono nel merito, il paper è un obbrobrio, e nessun editor serio le avrebbe semplicemente ignorate. E' lo stato dell'accademia corrente (tra l'altro, non ho precisato, questo fatto non è successo in Italia, ovvero: il prof Tritacazzi è italiano, ma la prestigiosa rivista no).

    Whatever, man

  • La fossa del filosofo
    Basajaunundefined Basajaun

    @amigaunicorn said in La fossa del filosofo:

    @Basajaun said in La fossa del filosofo:

    Sempre sospettato ci sia un motivo linguistico dietro questa cosa: era Flaiano, credo, che diceva che in latino è, se non impossibile, almeno più difficile dire cazzate.

    LOL.

    Era per dire: c'è una certa viscosità nella prosa italiana (e ancor peggio in quella francese) che hanno prodotto fenomeni patetici tipo Severino o Badiou. Almeno abbracciassero veramente la "metafisica come ramo della letteratura fantastica"... invece no, il problema è che si prendono pure sul serio.

    Whatever, man

  • La fossa del filosofo
    Basajaunundefined Basajaun

    Ah, sì sì quello è sicuro -ma c'è anche un feticismo tutto particolare per la prosa fatta in un certo modo, alla Severino, un'antilingua calviniana in cui i dildo non sono nel cassetto, ma "la loro sostanza appare irrimediabile alla solidità del mogano".

    Sempre sospettato ci sia un motivo linguistico dietro questa cosa: era Flaiano, credo, che diceva che in latino è, se non impossibile, almeno più difficile dire cazzate.

    Whatever, man

  • La fossa del filosofo
    Basajaunundefined Basajaun

    @amigaunicorn said in La fossa del filosofo:

    @Basajaun said in La fossa del filosofo:

    Il professor dottor Tritacazzi, da quel giorno, ha smesso di mandarmi articoli da referare. Secondo voi perché?

    e' sicuramente il destino cinico e baro. Sicuramente. Ma onestamente, il scientific sounding e il math sounding sono un pochino come l'italian sounding. Hai fatto l'errore di mangiare il tuo frappuccino subito dopo un panissimo. tutto qui 🙄 🙄

    Aspetta hai fatto il giro talmente tante volte che non ho capito se stai prendendo per il culo me o loro o che 😆

    Il problema dei filosofi italiani di oggi e' che pensano che la matematica li abbia surclassati sul piano formale. Quello che non capiscono e' che il sorpasso e' avvenuto nel campo delle applicazioni. Ma la facolta' di filosofia non ha un dipartimento di filosofia applicata.

    Sai che invece io non credo, e che questo sarebbe già un enorme progresso? Il problema invece è che pensano la matematica non abbia niente da dir loro perché "solo bieco computo". Poi sì, mentre loro discettano dell'esistenza dei numeri (Benacerraf, oh che ritardato) io posso aprire un laptop e scrivere il teorema di confluenza di Church-Rosser, e per mimare una frazione del nostro potere devono sudare sette camicie a leggere pagina 2 di "Basic Proof Theory" -e me li vedo, poi, i filosofi del linguaggio a studiare il teorema di Perron-Frobenius.

    C'è una spocchia indecifrabile e incurabile nel pensare di avere valore nel discorso sulla "natura delle cose", quando è da più o meno l'epoca di Frege che nessun filosofo capisce più niente di matematica. E infatti loro lì sono rimasti: a glossare Frege e chiedersi cosa voleva dire nel 1895 quando...

    Whatever, man

  • La fossa del filosofo
    Basajaunundefined Basajaun

    Parto da qui.

    Ho il sospetto che siamo in netta maggioranza provenienti da roba STEM in questo forum
    [...]
    "in Italia non esiste una cultura umanistica; esiste una cultura antiscientifica"
    [...]
    Più che sospetto lo direi certezza. I letterati a malapena sanno cos'è un forum, loro discutono nelle riviste. È naturale che ci sia un fortissimo bias su stem

    Ecco, a tal proposito una storia divertente che penso potrete capire.

    Ormai tanto tempo fa, un rinomato professore di filosofia di un'università italiana quadratica media (chiamiamolo "prof. dr. Tritacazzi") mi iniziò a mandare periodicamente degli articoli da referare per una rivista filosofica di medio prestigio. Tutti gli articoli che ho ricevuto erano per lo più rumore bianco, alla meglio esercizi di bella scrittura, e alla peggio spazzatura bella e buona infiocchettata da gente che non sa fare la derivata del coseno.

    Uno in particolare, mi costrinse a scrivere come segue il report (lo traduco in italiano non perché sospetto non capiate l'inglese, ma perché è prassi molto comune avere la massima segretezza su questi testi -per proteggere il double blind-, e mi sono sempre fidato dell'idea che quando una parola è su internet è di dominio pubblico, non importa quanto piccolo il megafono...).


    L'articolo che ho sottomano rappresenta un altro terribile esempio di ciò che ho finito per chiamare la "fossa del filosofo": gli autori presuppongono che il lettore abbia una comprensione intuitiva di un oggetto 𝐖 che vogliono classificare usando un particolare linguaggio formale 𝐒, il quale però non è mai rigorosamente definito – peggio: la sua esistenza non viene nemmeno menzionata. Ancor più preoccupante, 𝐖 viene trattato come un oggetto sintattico, codificato in 𝐒, ma il passaggio tra l'evidenza empirica e la sintassi non viene mai adeguatamente spiegato; anche postulando l'esistenza di 𝐖, di un linguaggio 𝐒 sufficientemente espressivo, e di tutto ciò che ne segue, il sistema logico risultante non viene mai esaminato, né tantomeno si dimostra che sia coerente.

    Nel momento in cui possono scrivere una sequenza di simboli su carta, gli autori sostengono, attraverso pseudo-manipolazioni formali che imitano la pratica matematica, di aver raggiunto una comprensione circa le proprietà di 𝐒 (mai definite) che sarebbero criptomorfe a proprietà "sensibili", cioè empiricamente rilevabili, di 𝐖 (un oggetto inconoscibile). Nel farlo, impiegano una notazione proto-matematica affidandosi ingenuamente a proprietà elementari del calcolo proposizionale.

    Sarebbe confortante se un approccio così ingenuo portasse a qualche risultato.

    Per chiarire cosa intendo, consideriamo le prime tre righe della prima frase della prima pagina dell'articolo:

    [supponiamo che valga la seguente condizione per una relazione 𝑅:] se gli 𝑥 stanno in relazione 𝑅 con 𝑦, allora esistono un fatto 𝐴, un fatto 𝐵, e una pluralità di fatti Δ tali che gli 𝑥 sono costituenti di 𝐴, 𝑦 è un costituente di 𝐵, 𝐴 appartiene a Δ, e Δ fonda (ground) 𝐵.

    Queste sono letteralmente le prime parole del testo. Chi sono gli "𝑥"? Quanti sono? Il numero di 𝑥 è limitato superiormente da un cardinale κ? Quanto grande? Perché non più piccolo, perché non più grande? Cos’è 𝑦, e perché 𝑦 è un singoletto? Presumo che gli 𝑥 siano elementi di un insieme (… cos’altro potrebbe essere un "fatto", per far sì che abbia dei "costituenti"?), e 𝑦 sia un altro elemento di un insieme 𝐵. Come possono gli autori non accorgersi che la natura di 𝐴 e 𝐵 è lasciata non specificata? Che cosa succede se 𝐴 = ∅? E se 𝐵 = ∅? Cos’è una pluralità di fatti (e cosa succede se Δ = ∅?) e in quale relazione stanno "fatti" e "proposizioni"? Come viene definita la proprietà di fondamento (grounding)? [l'autore che chi ha sottomesso questo articolo pretende di vivisezionare, chiamiamolo "Ciccio"] ha mai esaminato una formalizzazione della relazione di fondamento? Gli autori l’hanno fatto prima di questa impresa piuttosto vuota?

    Permettersi la leggerezza di discutere temi così sottili, senza affrontare nessuna di queste domande, è un insulto palese al processo della ricerca filosofica razionale e scientifica.

    È evidente che la massa di simboli in questo articolo, e apparentemente anche nelle pubblicazioni di [Ciccio], cerca di scimmiottare il gergo matematico; è anche evidente quanto drammaticamente fallisca: se la frase sopra citata fosse stata scritta da uno laureando in matematica, nel tentativo di argomentare una dimostrazione o una definizione, l'insegnante non avrebbe altra scelta che bocciare lo studente, consigliandogli di riconsiderare le proprie scelte di vita, di procurarsi un manuale di Logica – o meglio ancora, di fare entrambe le cose.
    A questo punto, consiglio agli autori la stessa cosa, e propongo questa modesta formalizzazione del loro sproloquio:

    [mi dilungo poi in una discussione piuttosto tecnica che non vale la pena ripetere]

    Vantaggi di questo approccio formale: stabilendo le regole di un sistema deduttivo, possiamo modellare sintatticamente il significato di "fondamento" (qualcosa come "essere vero in virtù di", se capisco bene) acquisito nel linguaggio comune. Da lì possiamo calcolare, cosa che questo sproloquio non solo non permette, ma impedisce. Solo dopo questa formalizzazione abbiamo un modo rigoroso per dedurre varie proprietà della relazione di fondamento, fino al punto di porre congetture.

    Svantaggio: in questa prospettiva, le parole hanno significato, quindi bisogna maneggiarle con cura.

    In breve, voler togliere gli "impicci" [parola che appare nel titolo dell'articolo] nascosti tra le righe di una "teoria" di qualità così bassa equivale a lucidare le maniglie delle porte in una casa senza acqua corrente, elettricità o vetri alle finestre. Ci sono modi meno barocchi e verbosi di sprecare il proprio tempo.


    L'articolo alla fine è stato pubblicato; curioso, vado a vedere cosa ne pensava il reviewer 1, che apparentemente ne loda la precisione e la chiarezza espositiva.

    Il professor dottor Tritacazzi, da quel giorno, ha smesso di mandarmi articoli da referare. Secondo voi perché?

    Whatever, man

  • Ciao a tutti
    Basajaunundefined Basajaun

    Mi avete dato un'idea per un thread... raccolgo le parole e lo posto appena posso.

    Per intanto, il mio contributo a questo spinoff di discussione sia la seguente citazione di un collega mille anni addietro:

    "Semplicemente, in matematica le parole significano davvero qualcosa; altrove, no. Non è che ci sia tanto da spiegare rispetto alla diatriba scientifico/umanistico, la questione è tutta lì."

    Presentatevi

  • scandinavia news
    Basajaunundefined Basajaun

    @charlie said in scandinavia news:

    @amigaunicorn sto decidendo se rispondere seriamente o metterla in burla...
    qui è obbligatorio essere femministe, e di un certo tipo. è un problema.
    io ci ho provato, ma mi hanno beccato 🙂

    In che senso? Che problemi nascono se uno non si adegua?

    Whatever, man

  • Ciao Dudi!
    Basajaunundefined Basajaun

    @cerchio2 said in Ciao Dudi!:

    @Basajaun la vita costa un po' di meno che lassù:) e non a Vilnius ma in genere ci sono meno russi, intanto un drone con 2 kg di esplosivo dalla Bielorussia è arrivato in un poligono militare lituano, quindi la nazione è sicura:))
    Della Estonia Qui era venduto un favoloso latte a 4% di grassi

    Dopo l'inizio della guerra è diventato tutto costoso; prima era sorprendente quanto poco bastasse a fare la spesa e uscire la sera...

    Presentatevi

  • Ciao Dudi!
    Basajaunundefined Basajaun

    @cerchio2 said in Ciao Dudi!:

    io vivo in Lituania

    Ma dai, io in Estonia! Ci sono 4 gatti in questo forum e siamo concentrati su un'area così piccola 😄

    Come si vive, in Lituania? Mi è sempre mancata la scusa per scendere così in giù (con la macchina, in treno o bus è un impegno non da poco).

    Presentatevi

  • Ciao a tutti
    Basajaunundefined Basajaun

    @baro said in Ciao a tutti:

    passioni: tecnologia, scienza, e da tempi relativamente recenti cio' che c'e' dietro alle criptovalute, quindi blockchain, crittografia, teoria dei giochi, economia e finanza

    Ho il sospetto che siamo in netta maggioranza provenienti da roba STEM in questo forum (e in generale i lettori di Uriel... per motivi quasi evidenti). Ho usato molte volte la frase "in Italia non esiste una cultura umanistica; esiste una cultura antiscientifica" litigando discutendo con le persone!

    Presentatevi

  • Ciao
    Basajaunundefined Basajaun

    Ciao a tutti; sono arrivato qui leggendo keinpfusch. Basajaun è uno spirito basco protettore dei boschi. Come lui, ho una lunga barba e sono poco socievole. In autunno faccio il sidro con le mele del giardino. Credo che al mondo non esistano abbastanza libri per imparare a leggere. Il mio quadro preferito è le Roi des chats di Balthus.

    Presentatevi
  • 1 / 1
  • Login

  • Don't have an account? Register

  • First post
    Last post