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Benvenuti nel Dudes Club Italiano

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  3. Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?

Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?

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  • baroundefined Offline
    baroundefined Offline
    baro
    Nichilisti
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    #1

    f7df3661-3c9e-4feb-b7cb-46c85285ce17-image.png

    ... intendo il rigattiere greco-tedesco che ha messo su un business di mezzi militari USA dismessi, protagonista della serie TV Steel Buddies (Reperti d'assalto qua in Italia sul 59)

    A parte che secondo me costa una fortuna quella roba, pero' devo dire che la formula del "mezzo semplice, solo meccanica e niente fronzoli" anche se capisco che e' una furba mossa di marketing mi sta cominciando ad acchiappare...

    Non ho per nulla idee chiare e non sono in procinto di cambiare vettura, pero' vorrei cominciare a capire -se qualcuno ha provato- com'e' veramente l'esperienza di acquisto con questi signori e cosa succede con l'omologazione/immatricolazione/iscrizione mezzi storici teutonici una volta che si porta il mezzo in Italia

    https://www.fernsehserien.de/steel-buddies-stahlharte-geschaefte/episodenguide/staffel-13/26839

    amigaunicornundefined 1 Reply Last reply
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    • Peaveyundefined Offline
      Peaveyundefined Offline
      Peavey
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      #2

      Mai comprato da loro.
      Vedo pero' mezzi piuttosto energivori e vistosi. Non so se possono essere una buona scelta. Per varie ragioni.

      Fermi del traffico
      Limitazioni di carico e trasporto persone (se omologato come autocarro)
      ricambi
      consumi
      difficolta' di immatricolazione in italia.
      Sicurezza.

      In genere ogni mezzo omologato in germania puo' essere importato ed immatricolato in Italia. (siccome di solito non ci sono airbag etc in italia passa l-immatricolazione come autocarro o come prototipo).
      Il costo della trafila supera il paio di migliaia di euro tra spese doganali, marche da bollo, collaudi e trasporti.\

      Bisogna vedere se il gioco vale la candela..

      baroundefined 1 Reply Last reply
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      • Peaveyundefined Peavey

        Mai comprato da loro.
        Vedo pero' mezzi piuttosto energivori e vistosi. Non so se possono essere una buona scelta. Per varie ragioni.

        Fermi del traffico
        Limitazioni di carico e trasporto persone (se omologato come autocarro)
        ricambi
        consumi
        difficolta' di immatricolazione in italia.
        Sicurezza.

        In genere ogni mezzo omologato in germania puo' essere importato ed immatricolato in Italia. (siccome di solito non ci sono airbag etc in italia passa l-immatricolazione come autocarro o come prototipo).
        Il costo della trafila supera il paio di migliaia di euro tra spese doganali, marche da bollo, collaudi e trasporti.\

        Bisogna vedere se il gioco vale la candela..

        baroundefined Offline
        baroundefined Offline
        baro
        Nichilisti
        wrote last edited by
        #3

        Perche' ho in testa che se sono riconosciute come autostoriche molti vincoli burocratici si superano facili? Nel programma ho sentito di compratori che si informava per tale riconoscimento, che almeno in Germania sembra possibile rispettando certi criteri.. pero' non ho idea se poi vale anche in Italia....

        E invece per quanto riguarda l'immatricolazione, visto che - per ora 😉 - siamo ancora EU, mi chiedo se non sia possibile immatricolarla in germania, e poi tenersela in italia... perche' se un turista tedesco viene in Italia con la sua vettura, mica gliela fanno reimmatricolare... certo bisogna capire se si puo' avere una targa tedesca senza residenza...

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        • Peaveyundefined Offline
          Peaveyundefined Offline
          Peavey
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          #4

          tenere una targa estera in Italia e' possibile ma molto complesso.

          Deve essere di proprieta' di un tedesco che te la da' in leasing o come fringe benefit e deve essere registrata come auto estera in uso a qualcuno in italia.
          Problemi con assicurazioni e coperture, revisioni tedesche e tasse pagate in germania.

          In Italia, è obbligatorio registrare al REVE (Registro dei Veicoli Esterni) i veicoli con targa estera che vengono utilizzati da persone residenti in Italia per un periodo superiore a 30 giorni, anche non continuativi, nell'anno solare. Questa registrazione comporta l'iscrizione del veicolo nel sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e permette di attestare il titolo e la durata della disponibilità del mezzo.

          L'obbligo nasce per chiunque sia residente in Italia e utilizza un veicolo immatricolato all'estero (sia di proprietà che in leasing, noleggio, comodato), con sanzioni importanti per chi omette tale adempimento. Ci sono eccezioni, ad esempio per i veicoli aziendali di società estere o per lavoratori transfrontalieri, purché rispettino specifici requisiti e vengano comunque registrati al REVE entro 60 giorni dall'inizio dell'utilizzo.

          occhio che se si ricade nel contrabbando, l'auto viene sequestrata e DISTRUTTA d'ufficio.

          Peaveyundefined 1 Reply Last reply
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          • Peaveyundefined Peavey

            tenere una targa estera in Italia e' possibile ma molto complesso.

            Deve essere di proprieta' di un tedesco che te la da' in leasing o come fringe benefit e deve essere registrata come auto estera in uso a qualcuno in italia.
            Problemi con assicurazioni e coperture, revisioni tedesche e tasse pagate in germania.

            In Italia, è obbligatorio registrare al REVE (Registro dei Veicoli Esterni) i veicoli con targa estera che vengono utilizzati da persone residenti in Italia per un periodo superiore a 30 giorni, anche non continuativi, nell'anno solare. Questa registrazione comporta l'iscrizione del veicolo nel sistema informativo del Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e permette di attestare il titolo e la durata della disponibilità del mezzo.

            L'obbligo nasce per chiunque sia residente in Italia e utilizza un veicolo immatricolato all'estero (sia di proprietà che in leasing, noleggio, comodato), con sanzioni importanti per chi omette tale adempimento. Ci sono eccezioni, ad esempio per i veicoli aziendali di società estere o per lavoratori transfrontalieri, purché rispettino specifici requisiti e vengano comunque registrati al REVE entro 60 giorni dall'inizio dell'utilizzo.

            occhio che se si ricade nel contrabbando, l'auto viene sequestrata e DISTRUTTA d'ufficio.

            Peaveyundefined Offline
            Peaveyundefined Offline
            Peavey
            wrote last edited by
            #5

            Per iscrivere una targa estera al REVE (Registro dei Veicoli Esterni) in Italia, sono necessari i seguenti documenti principali:

            Copia della carta di circolazione estera del veicolo, con traduzione asseverata se il documento non è conforme agli standard UE o è in lingua straniera non armonizzata.

            Documento che attesti il titolo e la durata della disponibilità del veicolo per l’utilizzatore residente in Italia, firmato dall’intestatario estero (es. contratto di leasing, comodato, noleggio). Se il contratto è in lingua straniera deve essere accompagnato dalla traduzione asseverata.

            Documento di identità e tessera sanitaria dell’utilizzatore residente in Italia.

            Istanza di registrazione sottoscritta dall’utilizzatore (di solito compilata dall’ente o agenzia che gestisce la pratica).

            Questi documenti permettono di registrare il veicolo nel REVE, attestando il diritto e la durata dell’uso del veicolo con targa estera da parte di persone residenti in Italia. L’attestazione rilasciata va portata obbligatoriamente a bordo del veicolo durante la circolazione.

            baroundefined 1 Reply Last reply
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            • Peaveyundefined Peavey

              Per iscrivere una targa estera al REVE (Registro dei Veicoli Esterni) in Italia, sono necessari i seguenti documenti principali:

              Copia della carta di circolazione estera del veicolo, con traduzione asseverata se il documento non è conforme agli standard UE o è in lingua straniera non armonizzata.

              Documento che attesti il titolo e la durata della disponibilità del veicolo per l’utilizzatore residente in Italia, firmato dall’intestatario estero (es. contratto di leasing, comodato, noleggio). Se il contratto è in lingua straniera deve essere accompagnato dalla traduzione asseverata.

              Documento di identità e tessera sanitaria dell’utilizzatore residente in Italia.

              Istanza di registrazione sottoscritta dall’utilizzatore (di solito compilata dall’ente o agenzia che gestisce la pratica).

              Questi documenti permettono di registrare il veicolo nel REVE, attestando il diritto e la durata dell’uso del veicolo con targa estera da parte di persone residenti in Italia. L’attestazione rilasciata va portata obbligatoriamente a bordo del veicolo durante la circolazione.

              baroundefined Offline
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              baro
              Nichilisti
              wrote last edited by
              #6

              Peavey grazie mille per le info dettagliatissime.. in effetti una gran menata la targa estera....

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              • baroundefined baro

                f7df3661-3c9e-4feb-b7cb-46c85285ce17-image.png

                ... intendo il rigattiere greco-tedesco che ha messo su un business di mezzi militari USA dismessi, protagonista della serie TV Steel Buddies (Reperti d'assalto qua in Italia sul 59)

                A parte che secondo me costa una fortuna quella roba, pero' devo dire che la formula del "mezzo semplice, solo meccanica e niente fronzoli" anche se capisco che e' una furba mossa di marketing mi sta cominciando ad acchiappare...

                Non ho per nulla idee chiare e non sono in procinto di cambiare vettura, pero' vorrei cominciare a capire -se qualcuno ha provato- com'e' veramente l'esperienza di acquisto con questi signori e cosa succede con l'omologazione/immatricolazione/iscrizione mezzi storici teutonici una volta che si porta il mezzo in Italia

                https://www.fernsehserien.de/steel-buddies-stahlharte-geschaefte/episodenguide/staffel-13/26839

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                amigaunicorn
                Dudi
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                #7

                baro scherzi? La roba militare non ha un iniettore o un carburatore, ha semplicemente un sifone...


                “Il deuterio è come il Grana Padano”. (J.R.Oppenheimer)

                Matrix: @uriel:mtrx.keinpfusch.net
                Fedi: @uriel@x.keinpfusch.net

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                • amigaunicornundefined amigaunicorn

                  baro scherzi? La roba militare non ha un iniettore o un carburatore, ha semplicemente un sifone...

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                  baro
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                  #8

                  amigaunicorn meno roba che si rompe? 😉 Pero' mi interessa, dicevi per dire o hai qualche dettaglio da condividere?
                  Non lo so... sono mezzi super spartani, ma alla fine ho un po' le p@##e piene delle auto moderne con mille centraline che e' praticamente impossibile avere un meccanico di fiducia e quando vai a fare un tagliando o una riparazione ti raccontano un sacco di palle e alla fine ti cambiano un pezzo che ovviamente e' sempre costosissimo (anche perche' pure loro non sono mica piu' meccanici, ma solo la punta dell'iceberg della casa madre per la quale tutta la manutenzione che ti trovi a fare e' parte della revenue calcolata prevista dalla vendita dell'auto)
                  Comunque mica pensavo a un carro-armato (anche se mi piacerebbe, le turbine degli abrams dicono che brucino qualsiasi schifezza ci metti dentro ;-P), ma una roba tipo: https://en.wikipedia.org/wiki/Commercial_Utility_Cargo_Vehicle che alla fine ha comunque una stretta parentela civile primigenia...

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                  • amigaunicornundefined amigaunicorn

                    baro scherzi? La roba militare non ha un iniettore o un carburatore, ha semplicemente un sifone...

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                    somedude
                    wrote last edited by somedude
                    #9

                    baro said in Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?:

                    amigaunicorn meno roba che si rompe? Pero' mi interessa, dicevi per dire o hai qualche dettaglio da condividere?

                    La roba militare è tipicamente roba diesel, e la roba diesel non ha mai un carburatore, perché non ha alcun bisogno di creare una miscela aria/carburante da accendere con la candela (altra cosa che non c'è).

                    Un iniettore (anche meccanico, semplice) sbatte l'aria nel cilindro, la compressione la rende caldissima, poi si sbatte dentro il carburante, che si accende spontaneamente, et voilà.

                    amigaunicornundefined 1 Reply Last reply
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                    • goldoundefined Offline
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                      goldo
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                      #10

                      interessante questa deriva militare. ho letto che in ucraina moltissimi droni sono pilotati con fibra ottica quindi di fatto "filoguidati" per evitare il jamming del segnale radio di controllo.
                      ancora una volta, i militari preferiscono cose semplici e essenziali... come il cavo.

                      teflonundefined 1 Reply Last reply
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                      • goldoundefined goldo

                        interessante questa deriva militare. ho letto che in ucraina moltissimi droni sono pilotati con fibra ottica quindi di fatto "filoguidati" per evitare il jamming del segnale radio di controllo.
                        ancora una volta, i militari preferiscono cose semplici e essenziali... come il cavo.

                        teflonundefined Offline
                        teflonundefined Offline
                        teflon
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                        #11

                        goldo sui droni a fibra ottica ho visto un video. Usano una fibra ottica piu' sottile di capello, ma hanno il problema che brilla alla luce e quindi dopo gli attacchi devono spostarsi perche' senno' basta seguire la fibra per beccarli.

                        goldoundefined 1 Reply Last reply
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                        • teflonundefined teflon

                          goldo sui droni a fibra ottica ho visto un video. Usano una fibra ottica piu' sottile di capello, ma hanno il problema che brilla alla luce e quindi dopo gli attacchi devono spostarsi perche' senno' basta seguire la fibra per beccarli.

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                          #12

                          teflon sul tubo si vedono filmati di campi "ricoperti" di queste ragnatele di fibra ottica, rimasugli di attacchi kamicaze dei droni.

                          teflonundefined 1 Reply Last reply
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                          • goldoundefined goldo

                            teflon sul tubo si vedono filmati di campi "ricoperti" di queste ragnatele di fibra ottica, rimasugli di attacchi kamicaze dei droni.

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                            #13

                            goldo ma soprattutto, ci saranno in battlefield 6?

                            goldoundefined 1 Reply Last reply
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                            • teflonundefined teflon

                              goldo ma soprattutto, ci saranno in battlefield 6?

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                              #14

                              teflon la guerra con i droni è stata "ridefinita", ora in Ucraina (a proposito, il canale CIV DIV è molto interessante), la fanteria essenzialmente è bloccata dal patrolling continuo dei droni... Il drone ha quasi azzerato i costi di scouting, rendendo di fatto la guerra sempre più orientata sull'intelligence (sapere chi, cosa, dove, quando).
                              Se battlefield si adeguasse, avremmo che l'uso della componente umana si è ridotta ancora di più.

                              teflonundefined 1 Reply Last reply
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                                teflon la guerra con i droni è stata "ridefinita", ora in Ucraina (a proposito, il canale CIV DIV è molto interessante), la fanteria essenzialmente è bloccata dal patrolling continuo dei droni... Il drone ha quasi azzerato i costi di scouting, rendendo di fatto la guerra sempre più orientata sull'intelligence (sapere chi, cosa, dove, quando).
                                Se battlefield si adeguasse, avremmo che l'uso della componente umana si è ridotta ancora di più.

                                teflonundefined Offline
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                                teflon
                                wrote last edited by
                                #15

                                goldo sembra un canale interessante, me lo guardo, thx 🙂

                                se adattassero i giochi di guerra con i droni di adesso, dinventerebbero dei simulatori di bunker e di volo di droni. Anche in qualcuno di quelli seri (cod? battlefield?) ci sono gia' i droni. Vanno a fare scouting e gli ficcano a bordo esplosivi.

                                Per un po' ho giocato a Battlebits e li c'erano, ma non mi divertiva usarli.

                                1 Reply Last reply
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                                  #16

                                  ormai anche il tipo del canale che ti ho scritto lo dice:

                                  la guerra è diventata droni e artiglieria per il 95% del tempo
                                  Droni che sorvegliano, droni che colpiscono o droni che mandano coordinate a cui i cannoni fanno fuoco.
                                  Le poche sortite di fanteria che facciamo sono iper pianificate.
                                  All'inizio della guerra non era così.

                                  1 Reply Last reply
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                                  • somedudeundefined somedude

                                    baro said in Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?:

                                    amigaunicorn meno roba che si rompe? Pero' mi interessa, dicevi per dire o hai qualche dettaglio da condividere?

                                    La roba militare è tipicamente roba diesel, e la roba diesel non ha mai un carburatore, perché non ha alcun bisogno di creare una miscela aria/carburante da accendere con la candela (altra cosa che non c'è).

                                    Un iniettore (anche meccanico, semplice) sbatte l'aria nel cilindro, la compressione la rende caldissima, poi si sbatte dentro il carburante, che si accende spontaneamente, et voilà.

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                                    #17

                                    somedude said in Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?:

                                    La roba militare è tipicamente roba diesel, e la roba diesel non ha mai un carburatore, perché non ha alcun bisogno di creare una miscela aria/carburante da accendere con la candela

                                    cioe', io ho usato una metafora per dire "consumano troppo", e ora devo discutere dei dettagli della metafora?


                                    “Il deuterio è come il Grana Padano”. (J.R.Oppenheimer)

                                    Matrix: @uriel:mtrx.keinpfusch.net
                                    Fedi: @uriel@x.keinpfusch.net

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                                      somedude said in Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?:

                                      La roba militare è tipicamente roba diesel, e la roba diesel non ha mai un carburatore, perché non ha alcun bisogno di creare una miscela aria/carburante da accendere con la candela

                                      cioe', io ho usato una metafora per dire "consumano troppo", e ora devo discutere dei dettagli della metafora?

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                                      #18

                                      mah.. la roba militare di solito va a benzina.. ..

                                      Comunque militare per militare, prenderei roba inglese anni ottanta.
                                      Land Rover. Trovi tutto, e' davvero d'epoca, sono inarrestabili e li ripari col martello.

                                      P.S. io ho un defender 90 del 93.. ha quasi 500mila km, ed ancora gira.

                                      Pero' beve.. 😲

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                                      • amigaunicornundefined amigaunicorn

                                        somedude said in Qualcuno ha mai comprato un mezzo da Michael Manousakis?:

                                        La roba militare è tipicamente roba diesel, e la roba diesel non ha mai un carburatore, perché non ha alcun bisogno di creare una miscela aria/carburante da accendere con la candela

                                        cioe', io ho usato una metafora per dire "consumano troppo", e ora devo discutere dei dettagli della metafora?

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                                        #19

                                        amigaunicorn Mi sa che in tal caso il "problema" della metafora è che non era una metafora, ma una descrizione esatta, puntuale e tecnica della realtà 🙂

                                        In particolare perché la roba militare è esente da Euro5+ e affini, il comando non è particolarmente preoccupato di risparmiare carburante, quindi credo proprio che l'alimentazione sia più "vecchia scuola" possibile, roba che sui mezzi civili è sparita negli anni '80.

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                                        • somedudeundefined somedude

                                          amigaunicorn Mi sa che in tal caso il "problema" della metafora è che non era una metafora, ma una descrizione esatta, puntuale e tecnica della realtà 🙂

                                          In particolare perché la roba militare è esente da Euro5+ e affini, il comando non è particolarmente preoccupato di risparmiare carburante, quindi credo proprio che l'alimentazione sia più "vecchia scuola" possibile, roba che sui mezzi civili è sparita negli anni '80.

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                                          #20

                                          somedude no, mi spiace, dire che un'auto ha un sifone e' sicuramente una metafora.


                                          “Il deuterio è come il Grana Padano”. (J.R.Oppenheimer)

                                          Matrix: @uriel:mtrx.keinpfusch.net
                                          Fedi: @uriel@x.keinpfusch.net

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