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PostsSul Leonka & co.
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E poi i locali affiliati all’ARCI, che avevano la corsia preferenziale per i permessi
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Ritornando al discorso che facevamo nell’altro thread ci sono un paio di cose che completano il tuo discorso: l’incompetenza totale di chi “promuove” la musica nei centri sociali.
Quando misi su la mia prima band metal, ormai quasi 25 anni fa, provavamo appunto in un centro sociale. Eravamo adolescenti, costava poco e ci si accontentava. E’ bastato poco tempo per capire alcune cose: la strumentazione era la merda più assoluta, la batteria cadeva a pezzi, gli ampli scoreggiavano, PA di topolino. Era impossibile provare a tirare fuori qualcosa che non fosse rumore bianco.
Idem per i “concerti”. I concerti organizzati dai CS non avevano fonici, ma ubriaconi che si mettevano a giocare con i livelli. Anche li il PA era del tutto insufficiente, non c’era modo di ascoltarsi…al di sopra del punk più nero (che ok, mi piace…ma porcodio) non era possibile fare qualcosa di fatto BENE.
Poco dopo ci siamo costruiti a mani nude una sala prove nella cantina di un nostro amico. Uno di noi adesso gestisce una delle più grosse e attrezzate sale prove della Romagna. Poco tempo fa parlai con uno che era andato nel vecchio CS dove provavo da ragazzo. “Ah ma esiste ancora?” faccio…“Si…non è cambiato NIENTE”
Mestizia
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Ritornando al discorso che facevamo nell’altro thread ci sono un paio di cose che completano il tuo discorso: l’incompetenza totale di chi “promuove” la musica nei centri sociali.
Quando misi su la mia prima band metal, ormai quasi 25 anni fa, provavamo appunto in un centro sociale. Eravamo adolescenti, costava poco e ci si accontentava. E’ bastato poco tempo per capire alcune cose: la strumentazione era la merda più assoluta, la batteria cadeva a pezzi, gli ampli scoreggiavano, PA di topolino. Era impossibile provare a tirare fuori qualcosa che non fosse rumore bianco.
Idem per i “concerti”. I concerti organizzati dai CS non avevano fonici, ma ubriaconi che si mettevano a giocare con i livelli. Anche li il PA era del tutto insufficiente, non c’era modo di ascoltarsi…al di sopra del punk più nero (che ok, mi piace…ma porcodio) non era possibile fare qualcosa di fatto BENE.
Poco dopo ci siamo costruiti a mani nude una sala prove nella cantina di un nostro amico. Uno di noi adesso gestisce una delle più grosse e attrezzate sale prove della Romagna. Poco tempo fa parlai con uno che era andato nel vecchio CS dove provavo da ragazzo. “Ah ma esiste ancora?” faccio…“Si…non è cambiato NIENTE”
Mestizia
yogsothoth temo di avere capito dove:))
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Amiga Unicorn legggo e poi intervengo di sicuro
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Quei centri che avrebbero dovuto essere spazi di autodeterminazione non sono mai stati altro che oligarchie, in cui una cricca di “compagni storici” ha sempre fatto il bello e il cattivo tempo.
Novanta minuti di applausi.
Idem per i “concerti”. I concerti organizzati dai CS non avevano fonici, ma ubriaconi che si mettevano a giocare con i livelli. Anche li il PA era del tutto insufficiente, non c’era modo di ascoltarsi…al di sopra del punk più nero (che ok, mi piace…ma porcodio) non era possibile fare qualcosa di fatto BENE.
Ma la roba fatta bene è borghese, no?
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Amiga Unicorn Isola nel kantiere, piccolo aneddoto. Anni '80. Avevo poco più di 10 anni. Di fronte all’Isola avevano montato una rampa da skateboard. La domenica mattina andavo a skateare in centro con gli amici e pensavamo di poterla usare, invece no, avevano messo una catena enorme con lucchetto proprio sul fondo, in modo che nessuno la potesse usare se non quelli con la chiave.
Bussammo alla porta molte volte, ma nessuno ha mai risposto. Mi sono sempre stati sul cazzo. -
Mia esperienza personale ma a Milano negli anni 90. La descrizione dell articolo rimane valida per la maggior parte dei centri sociali che ho conosciuto a parte forse l eroina sostituita in quegli anni con le pastiglie e l inizio della coca. Leoncavallo rispecchiava comunque quell idea di base espressa nell articolo e quando entravi lì dovevi evitare i cattivi maestri che c erano e starci proprio lontano a costo di mezz’ora a parlare delle supercaZolle loro ormai vecchie di almeno 20 anni. Però erano nate esperienze che l autore definisce inglesi ed è vero che per esempio la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol. Ed erano esperienze bellissime quelle, di cultura musica e amicizia. Di gente che comunque era vista dal leoncavallo ai limiti del fighettismo. Per quanto riguarda la digos: un mio amico fu arrestato una volta e gli mostrarono centinaio di foto del nostro gruppo intento a farsi le gran canne e bere birra. Quasi tutte prese dal grattacielo di fronte al leoncavallo. Noi che eravamo tutti incensurati e immacolati. In una salutavo.
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ah e non dimentichiamo concerti annullati perchè “la volta scorsa alcuni elementi del pubblico avevano magliette con segni che ricordano il fascismo (spoiler, basta una maglietta dei Manowar)”. Ovviamente nessuno nel pubblico aveva minimamente fatto gesti politici durante i concerti, a meno di non considerare fare la cover di “I Cum Blood” un gesto politico
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- io dico NO! alla droga.
ma la domanda era: - Vuoi che ci lasciamo?
- io dico NO! alla droga.
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Mia esperienza personale ma a Milano negli anni 90. La descrizione dell articolo rimane valida per la maggior parte dei centri sociali che ho conosciuto a parte forse l eroina sostituita in quegli anni con le pastiglie e l inizio della coca. Leoncavallo rispecchiava comunque quell idea di base espressa nell articolo e quando entravi lì dovevi evitare i cattivi maestri che c erano e starci proprio lontano a costo di mezz’ora a parlare delle supercaZolle loro ormai vecchie di almeno 20 anni. Però erano nate esperienze che l autore definisce inglesi ed è vero che per esempio la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol. Ed erano esperienze bellissime quelle, di cultura musica e amicizia. Di gente che comunque era vista dal leoncavallo ai limiti del fighettismo. Per quanto riguarda la digos: un mio amico fu arrestato una volta e gli mostrarono centinaio di foto del nostro gruppo intento a farsi le gran canne e bere birra. Quasi tutte prese dal grattacielo di fronte al leoncavallo. Noi che eravamo tutti incensurati e immacolati. In una salutavo.
Bibibibodibibu said in Sul Leonka & co.:
la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol.
ah, ecco. Se copiavano da Bristol, erano proprio la creativita’. Io parlavo di un ambiente underground capace di produzioni proprie.
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ah e non dimentichiamo concerti annullati perchè “la volta scorsa alcuni elementi del pubblico avevano magliette con segni che ricordano il fascismo (spoiler, basta una maglietta dei Manowar)”. Ovviamente nessuno nel pubblico aveva minimamente fatto gesti politici durante i concerti, a meno di non considerare fare la cover di “I Cum Blood” un gesto politico
yogsothoth said in Sul Leonka & co.:
basta una maglietta dei Manowa
si, ricordo, erano fissati con sta cosa del metal che era fascista.
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Bibibibodibibu said in Sul Leonka & co.:
la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol.
ah, ecco. Se copiavano da Bristol, erano proprio la creativita’. Io parlavo di un ambiente underground capace di produzioni proprie.
Amiga Unicorn facevano venire gente da Bristol molto brava che animava le serate. Trip hop e drum’n’bass in Italia non se ne è mai fatta che io sappia. Nonostante questo in quegli anni girava la crema della crema mondiale a Milano.
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Bibibibodibibu said in Sul Leonka & co.:
la musica in quegli anni era proprio quella di Bristol.
ah, ecco. Se copiavano da Bristol, erano proprio la creativita’. Io parlavo di un ambiente underground capace di produzioni proprie.
Amiga Unicorn di italiani usciti dai centri sociali ce ne sono stati veramente molti. Anzi gli anni 90 erano quasi tutti loro. Casinò royal e csi su tutti. Ascoltati i primi due album degli ustmamo per esempio
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Amiga Unicorn facevano venire gente da Bristol molto brava che animava le serate. Trip hop e drum’n’bass in Italia non se ne è mai fatta che io sappia. Nonostante questo in quegli anni girava la crema della crema mondiale a Milano.
non se ne e’ mai fatta perche’ c’erano i cazzo di centri sociali. E comunque, se aveva gia’ un nome altrove, si stata scopiazzando, forse poteva anche nascere qualcosa di puramente italiano, come successe in Francia e in Germania.
Vediamo cosa succede in Europa in quel periodo.
Germania
Neue Deutsche Welle (NDW) — new wave/post-punk in tedesco, taglio arty. Esempi: DAF, Fehlfarben, Der Plan, Grauzone (CH ma nella sfera).
Geniale Dilletanten / Industrial tedesco — noise, rottami, performance. Einstürzende Neubauten, Die Tödliche Doris, Palais Schaumburg.
Deutschpunk — hardcore/DIY tedesco, politico e ruvido. Slime, Toxoplasma.
Darkwave (scuola tedesca) — fredda, sintetica, più cupa del goth UK. Xmal Deutschland, Lacrimosa (inizio ’90 ma radici lì).
Belgio / Paesi Bassi
EBM (Electronic Body Music) — sequenze dure, urgenza meccanica. Front 242, The Neon Judgement, Absolute Body Control.
Minimal synth / minimal wave — synth secchi, drum-machine, voce gelida. Minny Pops (NL), Clan of Xymox (NL, primi lavori molto cold).
(Più tardi ma figlia di quel clima) New Beat (BE, fine ’80): lentezza acida, club.
Francia
Coldwave — post-punk gelido, chitarre chorus + synth. Trisomie 21, Asylum Party, Kas Product (più nervosi/industrial).
RIO/avant-prog (seconda ondata) — camera-rock oscuro, orchestrale. Art Zoyd, Heldon (più elettronico, ponte ’70→’80).
E in italia? Si imitava, spesso con risultati patetici.
Poi oggi ci stanno raccontando che avevamo la “ITALO” qualcosa. Che onestamente, non ricordo. Ma dove cazzo ti facevano musica come questa, di preciso?
https://www.youtube.com/watch?v=K7seKl3gM9w&list=PLnGcH-bRxTeyNRZM5JiZ6u59pRkMbHx2w
L’Italia e’ cosi’ patetica che ora si inventano un passato che non c’e’ mai stato.
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non se ne e’ mai fatta perche’ c’erano i cazzo di centri sociali. E comunque, se aveva gia’ un nome altrove, si stata scopiazzando, forse poteva anche nascere qualcosa di puramente italiano, come successe in Francia e in Germania.
Vediamo cosa succede in Europa in quel periodo.
Germania
Neue Deutsche Welle (NDW) — new wave/post-punk in tedesco, taglio arty. Esempi: DAF, Fehlfarben, Der Plan, Grauzone (CH ma nella sfera).
Geniale Dilletanten / Industrial tedesco — noise, rottami, performance. Einstürzende Neubauten, Die Tödliche Doris, Palais Schaumburg.
Deutschpunk — hardcore/DIY tedesco, politico e ruvido. Slime, Toxoplasma.
Darkwave (scuola tedesca) — fredda, sintetica, più cupa del goth UK. Xmal Deutschland, Lacrimosa (inizio ’90 ma radici lì).
Belgio / Paesi Bassi
EBM (Electronic Body Music) — sequenze dure, urgenza meccanica. Front 242, The Neon Judgement, Absolute Body Control.
Minimal synth / minimal wave — synth secchi, drum-machine, voce gelida. Minny Pops (NL), Clan of Xymox (NL, primi lavori molto cold).
(Più tardi ma figlia di quel clima) New Beat (BE, fine ’80): lentezza acida, club.
Francia
Coldwave — post-punk gelido, chitarre chorus + synth. Trisomie 21, Asylum Party, Kas Product (più nervosi/industrial).
RIO/avant-prog (seconda ondata) — camera-rock oscuro, orchestrale. Art Zoyd, Heldon (più elettronico, ponte ’70→’80).
E in italia? Si imitava, spesso con risultati patetici.
Poi oggi ci stanno raccontando che avevamo la “ITALO” qualcosa. Che onestamente, non ricordo. Ma dove cazzo ti facevano musica come questa, di preciso?
https://www.youtube.com/watch?v=K7seKl3gM9w&list=PLnGcH-bRxTeyNRZM5JiZ6u59pRkMbHx2w
L’Italia e’ cosi’ patetica che ora si inventano un passato che non c’e’ mai stato.
Amiga Unicorn abbiamo inventato quella merda di radio dj. Come si chiamava quella merda? Disco dance europea? Però sappi che infrangi cuori ancora romantici a mettere in fila quella roba lì e confrontarla con la pochezza italiana di quell epoca. Ci sono comunque affezionato ai miei nani da giardino musicali.
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non se ne e’ mai fatta perche’ c’erano i cazzo di centri sociali. E comunque, se aveva gia’ un nome altrove, si stata scopiazzando, forse poteva anche nascere qualcosa di puramente italiano, come successe in Francia e in Germania.
Vediamo cosa succede in Europa in quel periodo.
Germania
Neue Deutsche Welle (NDW) — new wave/post-punk in tedesco, taglio arty. Esempi: DAF, Fehlfarben, Der Plan, Grauzone (CH ma nella sfera).
Geniale Dilletanten / Industrial tedesco — noise, rottami, performance. Einstürzende Neubauten, Die Tödliche Doris, Palais Schaumburg.
Deutschpunk — hardcore/DIY tedesco, politico e ruvido. Slime, Toxoplasma.
Darkwave (scuola tedesca) — fredda, sintetica, più cupa del goth UK. Xmal Deutschland, Lacrimosa (inizio ’90 ma radici lì).
Belgio / Paesi Bassi
EBM (Electronic Body Music) — sequenze dure, urgenza meccanica. Front 242, The Neon Judgement, Absolute Body Control.
Minimal synth / minimal wave — synth secchi, drum-machine, voce gelida. Minny Pops (NL), Clan of Xymox (NL, primi lavori molto cold).
(Più tardi ma figlia di quel clima) New Beat (BE, fine ’80): lentezza acida, club.
Francia
Coldwave — post-punk gelido, chitarre chorus + synth. Trisomie 21, Asylum Party, Kas Product (più nervosi/industrial).
RIO/avant-prog (seconda ondata) — camera-rock oscuro, orchestrale. Art Zoyd, Heldon (più elettronico, ponte ’70→’80).
E in italia? Si imitava, spesso con risultati patetici.
Poi oggi ci stanno raccontando che avevamo la “ITALO” qualcosa. Che onestamente, non ricordo. Ma dove cazzo ti facevano musica come questa, di preciso?
https://www.youtube.com/watch?v=K7seKl3gM9w&list=PLnGcH-bRxTeyNRZM5JiZ6u59pRkMbHx2w
L’Italia e’ cosi’ patetica che ora si inventano un passato che non c’e’ mai stato.
Amiga Unicorn e comunque quelli della lista che conosco e immagino anche gli altri sono tutti figli di moroder. Che giustamente è andato a Berlino per evitare di aprire i concerti di Raoul casadei
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Amiga Unicorn e comunque quelli della lista che conosco e immagino anche gli altri sono tutti figli di moroder. Che giustamente è andato a Berlino per evitare di aprire i concerti di Raoul casadei
Bibibibodibibu avrei accettato persino l’ elettroliscio, purche’ fosse originale.
Il problema e’ che i gruppi, ed erano tanti, finivano dentro il tritacarne dello CSOA, e non ne uscivano piu’.
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Bibibibodibibu avrei accettato persino l’ elettroliscio, purche’ fosse originale.
Il problema e’ che i gruppi, ed erano tanti, finivano dentro il tritacarne dello CSOA, e non ne uscivano piu’.
Amiga Unicorn in genere nascevano lì e poi firmavano con la major. Se fino a lì qualcosa avrebbero potuto fare, entrare in una major e cercare di passare su radio dj chiudeva ogni spazio creativo. Electro liscio lo facevano gli ustamamo!!!
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Amiga Unicorn in genere nascevano lì e poi firmavano con la major. Se fino a lì qualcosa avrebbero potuto fare, entrare in una major e cercare di passare su radio dj chiudeva ogni spazio creativo. Electro liscio lo facevano gli ustamamo!!!